Ottimizzare la funzione digestiva è vivamente consigliato adottando delle sane consuetudini, molte delle quali sono note ma non è sempre facile capire come metterle in pratica quotidianamente. Esistono svariati prodotti di tipo erboristico o anche farmaceutico che possono stimolare e facilitare questo tipo di meccanismo complesso sebbene naturale, ma assai arduo da controllare.
Per agevolare la digestione in modo naturale tramite alimenti o abitudini specifiche, come vedremo in seguito, ne abbiamo scelte 6 in particolare per ottenere spontaneamente tutti i vantaggi possibili senza per questo alterare ciò che consumiamo o le attività che svolgiamo nel corso delle giornate. I benefici sono molteplici, come vedremo, tra poco.
Il meccanismo digestivo: come agisce
La digestione è la seconda fase di trasformazione dei principi nutritivi, solitamente cibo, che nel caso dell’essere umano si verifica attraverso l’azione congiunta ma anche graduale di diversi organi ma anche di sostanze chimiche. Il compito della digestione è quello, molto rilevante, di scindere i vari componenti del cibo per renderli adatti e capaci di essere assorbiti dall’organismo.
E’ un meccanismo intricato, che in condizioni di salute ottimale avviene in tempi più o meno regolari, tuttavia consuetudini particolarmente poco salutari, se non proprio nocive, fino a tempistiche errate, cibi che presentano una criticità reale, e molti altri fattori. Ottimizzare la digestione è un atto di responsabilità che inizia da ben prima di ingerire il cibo. dw dw dw wd dw dw wdw wdwddw
Come ottimizzare la digestione
Alcune consuetudini sono molto semplici da ricordare infatti, ad esempio masticare con calma, si dice che la digestione inizia dalla bocca e ciò è certamente vero: nella nostra saliva e attraverso la masticazione si liberano enzimi che “facilitano” il lavoro del tratto digerente, condizione che migliora la velocità e l’efficacia della digestione in senso generale.
- Assumere una giusta quantità di fibre, sia solubili (ovvero che si sciolgono in acqua) sia insolubili, presenti in cereali, frutta e verdura. Può essere utile iniziare il pasto consumando proprio verdure
- Fare uso dei grassi buoni, come quelli contenuti in elementi vegetali come ad esempio l’olio d’oliva che migliora e protegge il sistema digerente e agevola il transito di cibo
- Non eccedere con gli alimenti eccessivamente trasformati, insaccati, affettati, formaggi elaborati
- Limitare ad una sola volta al giorno il consumo di cibi con carboidrati troppo raffinati come il pane bianco
Evitare inoltre di fare pochi pasti ma molto abbondanti, oltre a colazione, pranzo e cena può essere una buona idea “interrompere” con alimenti leggeri (un frutto ma anche frutta secca, cereali integrali) il digiuno portando all’attivazione il meccanismo digestivo.
Introdurre nella nostra alimentazione cibi probiotici, come lo yogurt, il kefir ma anche ad esempio soia e quinoa.
Infine fare un po’ di attività fisica evitando però di svolgere questa azione subito dopo aver mangiato, ed idratarsi adeguatamente non solo durante ma anche prima e dopo i pasti. L’idratazione serve a “far scendere” il cibo ma anche a rendere semplice l’intero processo enzimatico e la scomposizione degli elementi effettivamente presenti nel cibo.